Ricerche Sulle Infrastrutture Delle Cellule del Mesofillo Fogliare di Piante Sane e Virosate di Tabacco(Nicotiana Tabacum)A: Piante Sane

Abstract
L'osservazione al ME di sezioni ultrasottili di foglie di piante di Tabacco (Nicotiana tabacum) ha permesso di riconoscere alcune particolarità sulle infrastrutture di alcuni componenti cellulari. Nei cloroplasti maturi di Tabacco le lamelle stromatiche sono sempre ravvicinate a due a due costituendo in tal modo una « unità lamellare » o « lamella complessa » di ordine superiore, composta da due straterelli opachi (ognuno di 35 A) fra i quali è interposto uno straterello chiaro (di 40 A). I grani hanno dimensioni molto variabili ed in essi si alternano regolarmente straterelli chiari (di 40 A) e lamelle scure. Di queste, quelle interne hanno uno spessore di 70 A, mentre le due lamelle più esterne, sulla superficie inferiore e superiore del grano, hanno spessori di 35 A. Nelle foglie adulte è possibile osservare come l'origine dei grani appare legata al convergere ed allo stretto appaiarsi di « unità lamellari » stromatiche. Il numero delle lamelle stromatiche non corrisponde al numero dei dischi dei grani, ch'esse concorrono a formare, ma è quasi sempre inferiore, come conseguenza della tendenza al riassorbimento delle lamelle stromatiche. Tale fenomeno sembra essere correlato con il completamento della differenziazione dei dischi dei grani, ciò che porta alla fusione di lamelle stromatiche, poco fuori di ogni grano, ed è accompagnata dal depositarsi ai due lati del grano, dove i suoi dischi si chiudono, di granulazioni opache al ME, di grandezza e forma variabili. Come è stato indicato in modo schematico nella figura 1, nei grani dei cloroplasti di Tabacco non esiste mai una regolare successione di dischi chiusi e di straterelli chiari, in apparente connessione laterale con la sostanza stromatica. I cloroplasti di Tabacco, come del resto quelli di altre Dicotiledoni, sembrano differire notevolmente, per quel che riguarda la struttura delle loro « unità lamellari », dagli schemi da altri proposti per i cloroplasti di alcune Monocotiledoni. Nessuna differenza è stata rilevata invece nei riguardi del decorso delle lamelle stromatiche, le quali, come già è stato descritto nell'Orzo, non decorrono mantenendosi regolarmente parallele fra di loro, così da interessare solo i grani che si trovano su un medesimo piano, ma assai spesso divergono in maniera irregolare, per modo tale che lamelle affiancate, in certi tratti, in un sol fascio, passano, in altri punti, a grani situati su piani molto diversi del plastidio. Cloroplasti molto meno differenziati di quelli ora descritti si trovano nelle cellule del mesofillo attornienti le nervature; questi cloroplasti sono caratterizzati da una particolare abbondanza di sostanza stromatica non opaca al ME e dallo sviluppo molto ridotto dei grani e delle lamelle stromatiche (talora persino assenti). Fondamentalmente simili a quelli di altre piante sono i mitocondri. Le loro creste, tuttavia, non sono così lunghe come quelle osservate nei mitocondri di Pisello (GEROLA et al. o di Elodea (BUVAT), e sono inoltre alquanto rigonfie e tozze. In vicinanza dei mitocondri abbiamo rilevato la presenza di alcune formazioni a contenuto scuro e più o meno omogeneo, che hanno notevole somiglianza con quelle recentemente descritte in altre piante.