RIASSUNTO Nella seconda meta del XIX sec. la coscienza del Vittorianesimo fu turbata dal dilagare del movimento avverso alla vaccinazione antivaiolosa imposta dal governo inglese. II timore preconcetto dell'inoculazione artificiale del virus nell'individuo provoco la reazione sia degli strati popolari e del clero, sia di politici progressisti che pure giudicavano prioritario un aggiornamento della sanita sociale, sia di filosofi e naturalisti quali Spencer e Darwin, la cui opposizione al vaccino trovava un precedente in Kant. Proprio Wallace, che con Darwin era autore della teoria della selezione naturale, fu figura centrale del movimento contro la vaccinazione obbligatoria. Ritenendosi «piu darwiniano di Darwin», ma in realta rivelandosi fondamentalmente spiritualista, Wallace attribuiva all'opera della selezione naturale un valore assoluto, e vedeva in essa la manifestazione del sublime accordo dell'intero mondo vivente. L'evoluzione secondo Wallace aveva seguito un piano prestabilito, e l'uomo ne rappresentava il coronamento e il balzo qualitativo; il suo equilibrio con l'ambiente circostante, virus e batteri compresi, non doveva percio essere sconvolto da vaccini; piuttosto occorreva un innalzamento morale e sociale: migliori condizioni di vita avrebbero garantito maggiore igiene e minore predisposizione alle malattie. In seguito il vaiolo sarebbe stato ugualmente debellato col vaccino, ma mediante la somministrazione in dosi ridotte e piu raffinate rispetto a quelle dell'epoca di Wallace.