Abstract
L'A., applicando in una ricerca genetico-sperimentale i risultati di un precedente studio citogenetico sull'attività mutagena dei derivati acridinici, ha studiato l'effetto mutageno dell'acriflavina (I), arancio di acridina (II) e 9-aminoacridina (III) sull'Orzo distico var. « Aurora », conducendo le sue osservazioni sulla discendenza dei semi trattati con varie soluzioni dei 3 composti. La maggior parte dei trattamenti indusse un evidente ritardo della crescita e, conseguentemente, un ridotto accestimento. Inoltre la soluzione 10 gr/1 di acriflavina ridusse la percentuale di piante mature e la fertilità media degli individui più affetti (88,2% rispetto al 93,7% dei controlli). L'analisi delle mutazioni clorofilliane in seconda generazione non ha permesso di rintracciare mutazioni « albina », mentre non frequenti sono apparse le mutazioni rare e molto rare. Alta è apparsa la frequenza di mutazioni in alcuni trattamenti. Ne deriva che tutti i tre agenti impiegati sono chiaramente mutageni nell'Orzo e, quasi certamente, la produzione di mutazioni da parte di essi è di tipo « non-random ». Ambedue questi fatti vengono discussi sulla base di quanto oggi si conosce sulla mutabilità indotta nell'Orzo.